Beschreibung
Il canto gregoriano si dona all’ascoltare attraverso precisi “colori sonori”: gli otto modi ecclesiastici (octoechos). Ma cosa ha portato, nella composizione di una melodia, alla scelta di quel modo? E come è stata teologicamente interpretata la stessa nel Medioevo? Molte ipotesi o pie descrizioni possono essere fatte ma spesso risultano essere solo il frutto della fantasia dei moderni musicologi o teologi. Gli anonimi autori medievali di questo repertorio sembrano aver scelto determinate successioni di suoni (modo) non per assecondare un gusto personale ma con la consapevolezza di utilizzare un linguaggio che si serve di tutta la loquacità teologica dei primi otto numeri per raccontare un “di più”: il Mistero. Il presente volume cerca di aprire una pista di studio sul “perché” della scelta della modalità gregoriana presentando la testimonianza del commentario liturgico di un teologo francese del XIII secolo: Guglielmo di Auxerre e la sua dottrina allegorica sulla modalità del canto gregoriano.
Claudio Campesato è un presbitero della diocesi di Padova. Dopo il Diploma di Laurea in Canto (Conservatorio S. Cecilia), ha conseguito le Licenze in Canto Gregoriano al Pontificio Istituto di Musica e in Sacra Liturgia al Pontificio Istituto Liturgico di Roma.